Pubblicato su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, Norme & Tributi Plus Fisco, del 16 luglio 2022
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Per gli interessi pretesi con la cartella di pagamento non è necessaria l’indicazione dei tassi applicati poiché sono di volta in volta determinati con provvedimenti pubblici. A fornire questo principio, in passato abbastanza controverso, sono le Sezioni Unite con la sentenza 22281 depositata ieri.
La vicenda traeva origine dall’impugnazione di una cartella di pagamento relativa a un precedente avviso di liquidazione di imposta di registro e catastali non pagate.
Tra i diversi motivi di impugnazione, era eccepita l’incertezza degli interessi pretesi in quanto non era indicata la modalità di calcolo, tanto meno i tassi applicati nell’arco temporale di riferimento (nella specie 30 anni).
Entrambi i giudici di merito confermavano la legittimità della cartella nel presupposto che le somme indicate a titolo di interessi corrispondevano a quelle riportate nell’originario avviso di liquidazione, solo maggiorate per l’ulteriore tempo trascorso.
Il Sole 24 Ore – Norme & Tributi 16 07 2022
Norme & Tributi Plus Fisco 16 07 2022