Pubblicato su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, Norme & Tributi Plus Fisco, del 1 luglio 2022
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L’ufficio non può modificare o integrare la motivazione dell’atto impositivo notificato nel corso del giudizio: la motivazione, infatti, garantisce il diritto di difesa del contribuente ed eventuali modifiche sostanziali devono essere formalizzate con un nuovo provvedimento. La precisazione arriva dalla Cassazione con l’ordinanza 20933/2022.
La vicenda trae origine da un avviso di rettifica e liquidazione notificato dall’agenzia delle Entrate a una contribuente per l’imposta di successione.
In particolare, una erede aveva presentato la voluntary disclosure dalla quale erano emerse alcune disponibilità estere del defunto.
In conseguenza, l’ufficio rettificava i valori dell’asse ereditario indicati nella dichiarazione presentata dopo la morte del contribuente.
Il Sole 24 Ore – Norme & Tributi 01 07 2022
Norme & Tributi Plus Fisco 01 07 2022