[13/06/22]

Bonus ricerca, la sanatoria non è sempre conveniente

a cura di Laura Ambrosi

Pubblicato su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, Norme & Tributi Plus Fisco, del 13 giugno 2022

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Ai nastri di partenza le sanatorie per i crediti di ricerca e sviluppo: con le istruzioni e il relativo provvedimento attuativo (prot. 188987 del 1° giugno scorso) i contribuenti potranno valutare l’adesione e quindi provvedere al riversamento delle somme.
Come puntualmente accade per ogni sanatoria, l’aspetto più delicato che maggiormente interessa il contribuente è la valutazione di convenienza. Si tratta di considerare il possibile rischio ove si decidesse di non aderirvi, rispetto all’immediato esborso di una somma agevolata. Diciamo subito che per la nuova sanatoria, le regole – oltre a essere giunte con particolare ritardo – potrebbero renderla poco interessante

Le condizioni
In via ordinaria è previsto il versamento entro il 16 dicembre 2022 in unica soluzione o in tre rate annuali di pari importo, sulle quali sono dovuti gli interessi al tasso legale. Non è possibile la rateazione se il contribuente ha già ricevuto un atto impositivo o un Pvc al 22 ottobre 2022. Se, invece, tali provvedimenti sono stati consegnati/notificati successivamente al 22 ottobre 2022, la rateazione è ammessa.
Circostanza particolarmente significativa, introdotta solo con il recente provvedimento, è che dall’importo dovuto si scomputano le somme già versate senza però tener conto di sanzioni e interessi, escludendo il rimborso di somme versate in eccesso.
La norma sul punto non ha disposto e non ha previsto alcun tipo di sospensione relativamente ai provvedimenti già impugnati, per i quali è pendente una lite dinanzi al giudice tributario.

Il Sole 24 Ore – Norme & Tributi 13 06 2022
Norme & Tributi Plus Fisco 13 06 2022



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