[20/05/22]

Alla Corte Ue l’indetraibilità dell’Iva per società bocciate al test operatività

a cura di Laura Ambrosi

Pubblicato su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, Norme & Tributi Plus Fisco, del 20 maggio 2022

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Possibile violazione del diritto unionale rispetto all’indetraibilità dell’Iva prevista per le società di comodo: la norma nazionale, infatti, potrebbe violare il diritto di neutralità dell'imposta nel presupposto che l’ente rimarrebbe definitivamente inciso senza alcuna possibilità di rivalsa.

A rinviare la decisione alla Corte di giustizia è la Cassazione con l'ordinanza interlocutoria 16091 depositata ieri.

La vicenda trae origine dall’indetraibilità dell’Iva in capo ad una società ritenuta di comodo in conseguenza dell’applicazione del test di operatività. Tale previsione è disciplinata dal comma 4 dell’articolo 30 della legge 724/1994, secondo il quale il diritto a riportare l’eccedenza a scomputo dell’Iva a debito relativa ai periodi di imposta successivi è negato qualora per tre periodi di imposta consecutivi la società non operativa non effettui operazioni rilevanti.

La Cassazione dopo aver ripercorso la normativa unionale in materia di Iva, secondo la quale il soggetto passivo ha sempre il diritto alla detrazione dell'imposta, si è interrogata sulla legittimità del diniego nell’ipotesi in cui non siano eseguite operazioni attive rilevanti in misura non coerente al test di operatività.

Il Sole 24 Ore – Norme & Tributi 20 05 2022
Norme & Tributi Plus Fisco 20 05 2022



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