Pubblicato su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, Norme & Tributi Plus Fisco, dell’11 maggio 2022
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Per la contestazione della corretta fruizione del credito di imposta ricerca e sviluppo, l’agenzia delle Entrate deve acquisire il parere tecnico del ministero dello Sviluppo economico in quanto, pur trattandosi di una facoltà e non di un obbligo, di fronte a problematiche di grande complessità e delle certificazioni prodotte dall’impresa, diventa necessaria una valutazione di un organismo tecnico qual è il ministero dello Sviluppo economico. Ad affermarlo è la Ctp di Napoli con la sentenza 4988/20022 (presidente e relatore Sabino) depositata il 2 maggio che rafforza il principio già espresso negli scorsi mesi dalle Ctp di Vicenza e di Ancona.
Nella vicenda, l’Agenzia contestava a un’impresa la legittima fruizione di un credito di imposta ricerca e sviluppo. In particolare, rilevava – come già avvenuto in numerosi casi – che si trattava di attività volta al miglioramento organizzativo e non realmente «innovativa» in termini assoluti, come previsto dal cosiddetto Manuale di Frascati..
Il Sole 24 Ore – Norme & Tributi 11 05 2022
Norme & Tributi Plus Fisco 11 05 2022