[05/05/22]

Fatture false, il profitto dell’utilizzatore non incide sull’emittente

a cura di Laura Ambrosi

Pubblicato su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, Norme & Tributi Plus Fisco, del 5 maggio 2022

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Non c’è concorso tra chi emette le fatture per operazioni inesistenti e chi successivamente le utilizza inserendole in dichiarazione, con la conseguenza che il profitto del reato confiscabile in capo all’emittente non può essere quantificato rispetto all’imposta evasa dal contribuente che ha ricevuto tali fatture. L’eventuale sequestro, e quindi la successiva confisca, dovrà invece essere riferito all’eventuale prezzo conseguito dall’emittente per il falso documento, intendendosi per tale l’eventuale compenso pattuito o riscosso per commettere l’illecito.

A confermare questo importante principio è la Corte di cassazione con la sentenza 17447/2022 depositata ieri.

Un imprenditore imputato di emissione di fatture false a beneficio di una Srl patteggiava la pena. Il Gip contestualmente disponeva anche la confisca di beni mobili e immobili nella sua disponibilità, in caso di impossibile recupero del debito tributario in capo alla società che aveva utilizzato in dichiarazione le medesime fatture.

Il Sole 24 Ore – Norme & Tributi 05 05 2022
Norme & Tributi Plus Fisco 05 05 2022

 



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