[10/03/22]

Crediti inesistenti e non spettanti, indebita compensazione a due vie

a cura di Laura Ambrosi

Pubblicato su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, Norme & Tributi Plus Fisco, del 10 marzo 2022

* * *

Per il reato di indebita compensazione di crediti inesistenti, la falsità dimostra la volontà del contribuente di frodare l’erario. Per i crediti non spettanti, invece, occorre la prova della consapevolezza dell’inutilizzabilità. A precisarlo è la Cassazione con la sentenza 7615 che forse per la prima volta ha distinto in due violazioni l’indebita compensazione.

La vicenda trae origine dalla contestazione di compensazione di crediti inesistenti per spese di ricerca e sviluppo. Superando la soglia penale, era stato disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca. In sede di riesame, l’indagato evidenziava che per analogo reato era già stata disposta la misura cautelare da altro tribunale, verificandosi una duplicazione del vincolo. Il Procuratore della Repubblica ricorreva in Cassazione lamentando che il Tribunale del riesame aveva erroneamente valutato i fatti.

Il Sole 24 Ore – Norme & Tributi 10 03 2022
Norme & Tributi Plus Fisco 10 03 2022



Back