Pubblicato su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi Focus "Fisco: controlli e contenzioso. Cosa cambia dopo l'emergenza Covid" del 23 febbraio 2022
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La norma sulla non impugnabilità dell’estratto di ruolo non ne specifica la decorrenza. La legge 215/2021 è entrata in vigore il 21 dicembre 2021 e non è chiaro se la novità tocchi i ricorsi presentati da tale data o pure i procedimenti già pendenti. Deciderà la Cassazione a sezioni unite, cui ha rinviato la Sezione tributaria (ordinanza 4526/2022): attribuendo carattere processuale e non sostanziale alla nuova previsione, essa si applicherebbe anche ai processi pendenti, salvo il giudice ritenga comunque sussistente l’interesse ad agire del ricorrente o esista la formazione di giudicato sul punto.
L’ordinanza evidenzia che, a Telefisco 2022, l’agenzia delle Entrate ha sostenuto la retroattività e, con essa, le casistiche in cui vi sia interesse del debitore ad impugnare direttamente ruolo e cartella di pagamento, che si assume validamente notificata, senza attendere la notifica dell’atto successivo.
A favore della retroattività, ma per il carattere di interpretazione autentica della norma, alcune Ctp (Catania con la sentenza 357/2022, Latina 53/2022 e Siracusa 400/2022). Ma la Cassazione ricorda che per attribuire tale carattere occorre che sia espressamente qualificata in tal senso dal legislatore o ci siano i presupposti di incertezza applicativa.