[08/02/22]

Termini di prescrizione dall’integrativa solo se riporta illeciti per la prima volta

a cura di Antonio Iorio

Pubblicato su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, Norme & Tributi Plus Fisco, dell’8 febbraio 2022

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I termini di prescrizione nei reati dichiarativi decorrono dalla presentazione della dichiarazione originaria e non dalla successiva integrativa, salvo questa non riporti per la prima volta gli elementi illeciti. Così la sentenza 3857/2022 della Cassazione.

Un imprenditore condannato per dichiarazione fraudolenta con utilizzo di false fatture invocava l’intervenuta prescrizione del delitto calcolando i relativi termini dalla presentazione della dichiarazione annuale. La Corte d’appello rigettava la richiesta eccependo che, per quel periodo di imposta (2010), l’interessato, dopo aver inviato la dichiarazione annuale a luglio 2011, aveva presentato una dichiarazione integrativa (dicembre 2011). La circostanza non era di poco conto: dal 17 settembre 2011, infatti, i termini prescrizionali per i reati tributari sono stati aumentati e quindi a seconda dalla data di commissione del reato (prima o dopo la modifica normativa), tali termini cambiavano sensibilmente (da 7 anni e sei mesi a 10 anni). Secondo la Corte d’appello, poiché nella dichiarazione integrativa l’imputato aveva riportato le medesime fatture false incluse nella prima dichiarazione, il reato si era consumato con la presentazione della seconda dichiarazione.

Il Sole 24 Ore – Norme & Tributi 08 02 2022
Norme & Tributi Plus Fisco 08 02 2022



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