[09/11/21]

I termini più lunghi cessano con il I grado

a cura di Antonio Iorio

Pubblicato su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, Norme & Tributi Plus Fisco, del 9 novembre 2021

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I reati tributari commessi dal 25 dicembre 2019 (si veda la tabella sopra) hanno termini di prescrizione differenti. Se si verifica una causa di interruzione prevista dal Codice ovvero la notifica di un pvc o atto di accertamento il termine viene aumentato (di un quarto). In tale contesto l’esatta data di entrata in vigore delle nuove norme è particolarmente importante.

Aderendo all’interpretazione del Massimario, la cessazione della prescrizione con la pronuncia della sentenza di primo grado dovrebbe applicarsi ai reati consumati dal 1° gennaio 2020. In questa ipotesi vi rientrerebbero: i delitti di dichiarazione infedele e fraudolenta relativi alle dichiarazioni redditi e Iva presentate già nel 2020 (e quindi inerenti l’anno 2019); l’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi 2019 (relativa al 2018) che si consuma al novantesimo giorno dalla data in cui doveva essere presentata; l’omesso versamento di ritenute e Iva del 2019; tutti gli altri delitti tributari commessi a partire dal 2020. Ciò comporterebbe che già per tutti questi illeciti il termine prescrizionale dovrebbe spirare prima della pronuncia della sentenza di primo grado.

Il Sole 24 Ore – Norme & Tributi 09 11 2021
Norme & Tributi Plus Fisco 09 11 2021



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