Pubblicato sulla rivista IL FISCO n. 24/2021 del 14 giugno 2021
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Secondo la direttiva sui controlli dell’Agenzia delle entrate contenuta nella circolare n. 4/E/2021, buona parte dell’attività ispettiva degli Uffici si concentrerà, nei prossimi mesi, sul recupero dei contributi a fondo perduto ritenuti indebitamente percepiti ed erogati a seguito della pandemia e sulla corretta fruizione dei crediti di imposta; per espressa specificazione contenuta nella circolare, nell’ultimo periodo è stato infatti riscontrato, in numerosi casi, che le imprese beneficiarie risultano assistite da soggetti che svolgono attività di consulenza sulle diverse misure agevolative, e che appaiono specializzati nella costruzione di documentazione solo formalmente corretta al fine di dimostrare la spettanza del credito.
È evidente che anche per le richieste di fondo perduto, e non solo per i crediti di imposta, si tratta di controlli che verranno svolti, non soltanto in questo periodo, ma ogni volta che il contribuente sarà sottoposto a verifica fiscale per gli anni interessati e verranno constatate sottrazioni di ricavi che in qualche modo, modificando i dati a base delle richieste dei contributi, alterano il beneficio ottenuto. Le sanzioni previste, tuttavia, risultano particolarmente gravose e talvolta sproporzionate rispetto alle violazioni, ma, soprattutto, non è ancora ben chiaro l’effettivo quadro sanzionatorio applicabile.