[08/04/21]

Notifiche, l’irreperibilità obbliga il messo a cercare il contribuente

a cura di Laura Ambrosi

Pubblicato su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, Norme & Tributi Plus Diritto, dell’8 aprile 2021

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In caso di irreperibilità del contribuente presso la propria residenza, il messo deve svolgere effettive ricerche non essendo sufficiente un mero controllo delle risultanze del certificato anagrafico. E ciò vale anche se già precedenti tentativi di notifica non sono andati a buon fine. Ad affermarlo la Cassazione con l’ordinanza 9292 depositata ieri 7 aprile.

Un contribuente, attraverso l’acquisizione di una copia dell’estratto di ruolo, scopriva l’esistenza di un precedente accertamento divenuto definitivo perché mai impugnato. Proponeva così ricorso al giudice tributario eccependo anche il vizio di notifica del provvedimento prodromico.

Entrambi i giudici di merito confermavano però la validità del procedimento notificatorio, nel presupposto che il messo notificatore aveva depositato l’atto presso la casa comunale con successiva affissione dell’avvenuto deposito, non avendo rinvenuto l’interessato presso la residenza nota. Peraltro, già in precedenza erano state tentate altre notifiche a mezzo posta non perfezionate sempre per irreperibilità, con la conseguenza che, secondo la Ctr, era legittima la procedura prevista per gli irreperibili assoluti.

Il Sole 24 Ore – Norme & Tributi 08 04 2021
Norme & Tributi Plus Diritto 08 04 2021



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