[20/01/21]

Sequestro preventivo penale, carenze probatorie non colmabili da presunzioni tributarie

a cura di Beatrice Santoro

Pubblicato su IPSOA quotidiano del 20 gennaio 2021

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L’impiego delle presunzioni tributarie non può essere finalizzato a colmare la grave carenza probatoria, seppur al livello indiziario, richiesta per l’applicazione del sequestro preventivo penale. Tali presunzioni possono soltanto affiancare le tangibili prove raccolte dalla Pubblica Accusa. È quanto ribadito dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 1083 del 13 gennaio 2021. La legittimità di un sequestro presuppone la presunzione in merito alla probabile commissione del reato. Il minore onere probatorio richiesto, rispetto alla colpevolezza, però, non può essere fondato e colmato dalle sole presunzioni desunte in ambito tributario in ordine alla consumazione di un reato fiscale, come la dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.

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