[11/04/20]

Finanziamento o versamento: la sostanza prevale sulla forma per individuare l’operazione del socio

a cura di Andre Rescigno e Delia Francese

Pubblicato su IPSOA QUOTIDIANO del 11 aprile 2020

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Con sentenza n. 7919 del 20 aprile 2020, la Corte di Cassazione ha confermato l’irrilevanza delle voci utilizzate in bilancio per qualificare i versamenti dei soci, valorizzando invece la reale volontà negoziale delle parti al momento dell’erogazione. Nella specie, la scarsa dotazione finanziaria della società e l’inadeguatezza del capitale sociale rispetto allo scopo da perseguire sono in grado di far presumere che l’erogazione del socio costituisca un versamento in conto futuro aumento di capitale, nonostante la sua qualificazione come finanziamento.

La vicenda trae origine da un’opposizione a decreto ingiuntivo promossa da una S.a.s. convenuta, insieme alla socia accomandataria, dall’altro socio per il pagamento di una somma di denaro, che secondo la società doveva qualificarsi come somma versata dal socio in conto capitale, anziché quale importo concesso a titolo di mutuo.

Le decisioni di merito

In primo grado il Tribunale respingeva l'opposizione della società mentre la Corte d'Appello dichiarava la nullità della sentenza di primo grado per omessa sottoscrizione della stessa, e rimetteva gli atti al giudice di primo grado. Il Tribunale confermava la precedente pronuncia impugnata nuovamente innanzi al giudice di appello che accoglieva il gravame condividendo la tesi della società.

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