[10/11/20]

Più soggetti saltano il saldo Imu a patto che siano proprietari e gestori

a cura di Beatrice Santoro

Pubblicato su Guida al Diritto, de Il Sole 24 ore, n. 45 del 14 novembre 2020

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Il Legislatore, a causa del perdurare dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, è nuovamente intervenuto con ulteriori misure, oltre a quelle in già disposte con i precedenti decreti fra i quali il “decreto Rilancio” (Dl 104/2020), per sostenere le categorie maggiormente colpite dalle recenti restrizioni imposte. In particolare, con il “decreto Ristori” (Dl n. 137 del 28 ottobre 2020) all’articolo 9 ha disposto anche la cancellazione della seconda rata dell’Imu, in scadenza il 16 dicembre 2020.

Questa, ferme restando le disposizioni già indicate nell’articolo 78 del precedente “decreto Rilancio” non deve essere versata per gli immobili e le relative pertinenze in cui vengono esercitate le attività indicate nella norma. Tali nuove disposizioni, però, come chiarito nella relazione illustrativa, non sono dirette a superare quanto già statuito nel richiamato “decreto Rilancio”, che resta fermo per espressa disposizione di norma. Pertanto, le particolari condizioni o requisiti richiesti in precedenza sono immutati.

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