Pubblicato su Guida al Diritto, de Il Sole 24 ore, n. 43 del 31 ottobre 2020
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La Corte di giustizia (sentenza 16 ottobre 2019) adita in sede di rinvio pregiudiziale dal Tribunale amministrativo e del lavoro di Budapest è stata investita della questione inerente il corretto utilizzo degli elementi probatori posti a fondamento di un accertamento tributario provenienti da un procedimento penale connesso relativo a una frode Iva.
È frequente che l’agenzia delle Entrate fondi la pretesa tributaria sulle indagini penali svolte nei confronti del contribuente. Una delle ipotesi più note, riguarda gli accertamenti notificati a società nel settore immobiliare per le quali per le più svariate ragioni sono stati acquisiti elementi dalla Procura della Repubblica nell’ambito di indagini penali (abusi edilizi, denunce di acquirenti, irregolarità fiscali di rilevanza penale, ecc.).