Pubblicato su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, Norme & Tributi Plus Diritto, del 17 ottobre 2020
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La riqualificazione dell’atto ai fini dell’imposta di registro è legittima solo se relativa agli effetti giuridici, atteso che valutazioni di tipo economico su asseriti indebiti vantaggi fiscali, devono seguire la diversa procedura sull’abuso del diritto. A precisarlo è la Ctp di Reggio Emilia con la sentenza n. 182/02/20 depositata lo scorso 9 settembre (presidente e relatore M. Montanari).
Un contribuente cedeva la partecipazione totalitaria in una srl a una società assoggettando l’atto a imposta fissa. L’agenzia delle Entrate, riqualificando la cessione di quote in cessione di azienda, pretendeva l’imposta in misura proporzionale. La rettifica si fondava sull’articolo 20 del Dpr 131/86, atteso che alcune clausole dell’atto dimostravano che la volontà delle parti era il trasferimento dell’azienda e non solo delle quote. Il provvedimento veniva impugnato dinanzi al giudice tributario.
Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi 17 10 2020
Norme & Tributi Plus Diritto 17 10 2020