[17/09/20]

False dichiarazioni, concorso nel reato se il visto è infedele

a cura di Antonio Iorio

Pubblicato su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, Norme e Tributi Plus, del 17 settembre 2020

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L’invio telematico di false dichiarazioni Iva con apposizione di un visto di conformità mendace omettendo qualsivoglia controllo è sintomatico del contributo del commercialista al compimento alle attività illecite del cliente. Pertanto è configurabile una responsabilità a titolo di concorso nel reato.

A fornire questa rigorosa interpretazione, ancorché relativa alla fase cautelare, è la Corte di cassazione, con la sentenza 26089 depositata ieri. Nell’ambito di un complesso procedimento penale a carico di diversi indagati per vari reati, tra i quali la dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici e l’indebita compensazione di crediti inesistenti, era disposto il sequestro anche nei confronti di un commercialista nella qualità di consulente fiscale di alcune società riconducibili a contribuenti indagati.

Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi 17 09 2020
Norme e Tributi Plus 17 09 2020



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