[31/07/20]

Sull’imposta di registro resta l’incognita dell’abuso del diritto

a cura di Laura Ambrosi

Pubblicato su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, Norme e Tributi Plus, del 31 luglio 2020

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Alla luce della dichiarata costituzionalità del nuovo articolo 20 sulla riqualificazione degli atti ai fini dell’imposta di registro, occorre che l’agenzia delle Entrate definisca i criteri di contestazione di potenziali operazioni elusive in materia.

È questa la conclusione di Assonime contenuta nella circolare 18/2020 con la quale ha trattato della pronuncia della Corte costituzionale sulla legittimità del nuovo articolo 20 del Dpr 131/86.

In particolare, la Corte di cassazione aveva sollevato dubbi di costituzionalità perché la nuova formulazione avrebbe violato il principio della capacità contributiva, perché l’esclusione del collegamento negoziale dall’attività di qualificazione giuridica dell’atto avrebbe avuto l’effetto di sottrarre all’imposizione alcune tipiche fattispecie di capacità contributiva.

Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi  31 07 2020
Norme e Tributi Plus 31 07 2020



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