Pubblicato su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, Norme e Tributi Plus, del 13 luglio 2020
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Le ulteriori conseguenze penali che potrebbero verificarsi nei casi di illecita fruizione del bonus concernono il reato di indebita compensazione di crediti inesistenti, se l’importo compensato supera i 50mila euro.
Infatti, se viene utilizzato un credito di imposta insistente superiore si rischia anche il reato previsto dall’articolo 10-quater, comma 2 del Dlgs 74/2000 oltre che, in caso, la falsa fatturazione. Per l’indebita compensazione è prevista la reclusione da un anno e sei mesi a sei anni.
Se il soggetto fruitore della compensazione è estraneo all’illecito non vi è alcuna conseguenza penale. È il caso dei terzi, differenti dalla ditta costruttrice o dal cliente che ha eseguito le opere su propri immobili, che hanno ricevuto in buona fede il credito. Per l’eventuale concorso nel reato occorrerebbe, infatti, la consapevolezza o la partecipazione volontaria all’illecito.
Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi 13 07 2020
Norme e Tributi Plus 13 07 2020