Pubblicato su Guida al Diritto, de Il Sole 24 ore, n. 27 del 20 giugno 2020
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Il decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020, cosiddetto “decreto Rilancio”, ha previsto una nutrita serie di misure volte a sostenere l’economia nazionale, seriamente colpita dalla crisi economica derivante dal propagarsi dell’epidemia da Sars-Covid 19 e dai conseguenti e necessari provvedimenti (nazionali e internazionali) adottati per prevenire/contenere la propagazione dei contagi.
Più nel dettaglio, il decreto legge di nuova emanazione, oltre a dettare nuove misure per vari settori economici, è intervenuto anche sul tessuto normativo esistente prevedendo, tra l’altro, l’estensione della portata applicativa degli incentivi diretti a sostenere l’imprenditoria innovativa nazionale, segnatamente:
- le “start-up innovative”, introdotte nel nostro ordinamento dal decreto legge n. 179 del 18 ottobre 2012;
- le “Piccole e medie imprese innovative” (“Pmi innovative”), introdotte dal decreto legge n. 3 del 24 gennaio 2015 che è intervenuto anche a modificare la disciplina delle “start-up innovative”.