[04/06/20]

Il processo tributario telematico impone gli atti in pdf nativo

a cura di Laura Ambrosi

Pubblicato su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, Norme e Tributi Plus, del 4 giugno 2020

 

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È inammissibile il ricorso scansionato depositato in via telematica nel fascicolo della commissione tributaria; occorre infatti, che l’atto introduttivo sia nativo digitale in formato Pdf/A. A fornire questa rigorosa interpretazione è la Commissione tributaria di Parma con la sentenza n. 89/3/2020 depositata il 22 maggio 2020 (presidente e relatore I. Cavani).

Un contribuente impugnava dinanzi al giudice tributario un’intimazione di pagamento chiedendone la nullità ovvero l’annullamento per diverse ragioni tra le quali vizi di notifica e di motivazione. Il collegio adito ha preliminarmente riscontrato la procedura seguita per la costituzione in giudizio del ricorrente. La Ctp, ripercorrendo le numerose norme in materia di contenzioso tributario telematico, ha rilevato che secondo il decreto 4 agosto 2015 del Mef, l’atto introduttivo deve essere un file nativo digitale, depositato in formato Pdf/A. Ne consegue pertanto che non può essere un atto con firma autografa e poi scansionato. Nella specie, il ricorso depositato nel fascicolo non era nativo pdf, bensì una scansione dell’atto e per tale ragione, il giudice lo ha dichiarato inammissibile.

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Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi  04 06 2020
Norme e Tributi Plus 04 06 2020



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