[22/05/20]

Vale la scadenza naturale per identificare gli atti con notifica da prorogare

a cura di Laura Ambrosi e Antonio Iorio

Pubblicato su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, Norme e Tributi Plus, del 22 maggio 2020

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Proroga di un anno solo per la notifica degli atti con scadenza naturale nel periodo compreso tra l'8 marzo ed il 31 dicembre 2020. A tal fine, non va considerata l'ulteriore sospensione di 85 giorni introdotta nel decreto Cura Italia. È questa la conferma contenuta in un vademecum pubblicato dall'agenzia delle Entrate sul proprio sito.

Le bozze circolate prima della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Dl rilancio prevedevano che, in deroga a quanto previsto dallo Statuto del contribuente, gli atti di accertamento, contestazione, irrogazione sanzioni, recupero crediti imposta, liquidazione e rettifica, «i cui termini di decadenza scadono tra il 9 marzo ed il 31 dicembre 2020, ferme restando le disposizioni del comma 1 dell'articolo 67 del DL 18/2020» ossia il decreto Cura Italia, potevano essere emessi entro fine anno ma notificati entro la fine del 2021. Tale decreto ha sospeso dall'8 marzo al 31 maggio i termini relativi alle attività di liquidazione, controllo, accertamento, riscossione per gli enti impositori e pertanto si verificava uno slittamento di 85 giorni anche dei termini di decadenza per la notifica degli atti impositivi (circolari 11 e 8 del 2020).

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Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi  22 05 2020
Norme e Tributi Plus 22 05 2020

 



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