[06/05/20]

La domanda di concordato non ferma l’omesso versamento

a cura di Laura Ambrosi e Antonio Iorio

Pubblicato su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, Norme e Tributi Plus, e su Quotidiano del Diritto del 6 maggio 2020

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La presentazione della domanda di ammissione al concordato preventivo, anche con riserva, non impedisce il pagamento dei debiti tributari che scadono successivamente, con la conseguenza che superando le soglie si commette il reato di omesso versamento. Il delitto è escluso soltanto da un provvedimento del tribunale che vieti il pagamento di crediti anteriori.

È questa l’interpretazione, contrastante con una precedente pronuncia, espressa nella sentenza 13628/2020 della Cassazione, depositata il 5 maggio, particolarmente importante nell’attuale contesto di crisi economica e di liquidità.

Nei confronti del rappresentante legale di una società, indagato per omesso versamento di ritenute, la Procura richiedeva la misura cautelare, rigettata dal Gip in quanto la società, prima dell’omissione, aveva presentato domanda di concordato in bianco. Il rigetto era confermato dal tribunale del riesame a seguito dell’appello cautelare presentato dal Pm. La Procura ricorreva in Cassazione lamentando che la semplice domanda di concordato in bianco senza presentazione del piano non comporterebbe mai una sospensione degli obblighi tributari. Nella specie, l’ammissione al concordato era avvenuta dopo la scadenza del versamento (omesso).

(...) 

Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi 06 05 2020
Norme e Tributi Plus 06 05 2020
Quotidiano del Diritto_06 05 2020



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