Pubblicato su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi del 1 aprile 2022
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La Cassazione, con la sentenza 10113/2022 del 29 marzo scorso, torna a pronunciarsi su un tema caro ai datori di lavoro: la decorrenza degli effetti dei provvedimenti di variazione adottati dall’Inail, da cui possono derivare maggiori somme da versare all’Istituto. Ciò, a maggior ragione, quando queste somme non siano richieste solo per il futuro ma anche, come nel caso in esame, retroattivamente. Che la variazione consegua a un’iniziativa datoriale o sia disposta d’ufficio dall’Inail, la decorrenza degli effetti della nuova classifica delle lavorazioni o dell’inquadramento in una diversa gestione tariffaria al fine della determinazione dei premi dipende dall’esattezza delle dichiarazioni sulla propria attività che il datore è tenuto a fare all’Inail.
Il Sole 24 Ore – Norme & Tributi 01 04 2022