[30/12/20]

Crediti d’imposta, confine labile tra inesistenza e non spettanza

a cura di Laura Ambrosi e Antonio Iorio

Pubblicato su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, Norme & Tributi Plus Diritto, del 30 dicembre 2020

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Secondo le indicazioni fornite dalle Entrate nella circolare 31/2020 (si veda il Sole 24 Ore del 24 dicembre scorso), qualora sia accertato che le attività/spese sostenute non consentano di fruire del credito d’imposta ricerca e sviluppo si configura sempre un’ipotesi di utilizzo di un credito «inesistente» per carenza totale o parziale del presupposto costitutivo.

I chiarimenti sono importanti in quanto nell’ultimo periodo l’agenzia delle Entrate contesta spesso l’utilizzo di crediti inesistenti per lo più derivanti dagli investimenti in ricerca e sviluppo effettuati dalle imprese. Nel nostro ordinamento esiste una rilevante distinzione tra crediti inesistenti e crediti non spettanti, essendo previste sanzioni sia amministrative sia penali a seconda dell’ipotesi.

Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi 30 12 2020
Norme & Tributi Plus Diritto 30 12 2020



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