[17/12/20]

Test di incapienza sul ricorso del coobbligato

a cura di Laura Ambrosi

Pubblicato su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, Norme & Tributi Plus Diritto, del 17 dicembre 2020

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A seguito di accertamento definitivo nei confronti del contribuente principale, il ricorso contro la cartella notificata al coobbligato sussidiario, quale è il socio della società di persone o il cessionario di azienda rispetto al cedente, può riguardare anche la fondatezza del presupposto impositivo o la omessa preventiva escussione del patrimonio sociale. L’accoglimento del ricorso dipenderà dalla prova della capienza o meno del patrimonio del debitore principale. Questo onere incombe sull’amministrazione se si è in presenza di una società di persone iscritta presso l’ufficio imprese, mentre grava sul coobbligato nel caso di società semplice non iscritta nel registro imprese. A fornire questi principi sono le Sezioni Unite della Suprema Corte con la sentenza n. 28709 depositata ieri.

L’intervento dell’alto consesso è stato sollecitato dalla sezione tributaria per definire se il coobbligato possa far valere in occasione dell’impugnazione della cartella di pagamento ricevuta, tra i diversi motivi anche la omessa preventiva escussione nei confronti dell’obbligato principale.

Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi 17 12 2020
Norme & Tributi Plus Diritto 17 12 2020



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