Pubblicato su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, Norme e Tributi Plus, del 28 maggio 2020
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Se il contribuente contesta il ricarico effettuato dai verificatori, il giudice deve controllare la fondatezza ed attendibilità dei calcoli rispetto all’attività di impresa. A tal fine diventa fondamentale conoscere il numero di campioni utilizzato per la determinazione di tale ricarico.
A precisarlo è la Corte di cassazione con la sentenza n. 9901/2020, depositata ieri.
L’agenzia delle Entrate notificava a una società un avviso di accertamento con il quale venivano recuperati ricavi non dichiarati. In particolare, erano stati determinati applicando alla totalità degli acquisti la percentuale di ricarico annotata a matita su alcune fatture, rinvenute dai verificatori.
Il provvedimento veniva impugnato davanti al giudice tributario, il quale, con riferimento ai ricavi, confermava la pretesa in entrambi i gradi di merito.
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Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi 28 05 2020
Norme e Tributi Plus 28 05 2020