[13/04/21]

L’illegittimità dell’atto e il nodo dell’interesse erariale

a cura di Antonio Iorio

Pubblicato su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, Norme & Tributi Plus Diritto, del 13 aprile 2021

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I contribuenti che stanno ricevendo la notifica degli atti impositivi emessi entro il 31 dicembre 2020 devono certamente valutare la sostenibilità di un’impugnazione basata (soltanto) sull’assenza di provvedimenti normativi sulle modalità di emissione degli atti entro la fine del 2020. Ed infatti, ove fosse convincente tale eccezione potrebbe valere la pena anche l’impugnazione di un accertamento fondato.

 

L’articolo 157 del Dl 34/2020 ha previsto lo sdoppiamento dell’emissione rispetto alla notifica di determinati atti in scadenza tra marzo e dicembre 2020. Normalmente, la tutela del contribuente rispetto alla decadenza del potere di rettifica, ha riguardo alla notifica dell’atto e non alla sua emissione.

Ne consegue che un atto è illegittimo se, pur essendo emesso entro i termini decadenziali, è notificato oltre tali termini. Per questa ragione la giurisprudenza raramente ha preso posizioni sull’emissione degli atti risultando rilevante solo la notifica per eventuali nullità. Un’eccezione è rappresentata dalla invalidità dell’atto emesso prima dei 60 giorni dalla consegna del verbale di chiusura del controllo.

Il Sole 24 Ore – Norme & Tributi 13 04 2021
Norme & Tributi Plus Diritto 13 04 2021



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