[08/09/17]

SOCIETÀ BENEFIT: LEGALITAX E ODIB PRESENTANO L’AGGIORNAMENTO AL 30 GIUGNO 2017

Legalitax, Studio Legale e Tributario, a distanza di sei mesi dalla prima rilevazione e a un anno e mezzo dall’entrata in vigore della normativa che ha istituito le Società Benefit, ha collaborato alla realizzazione dell’aggiornamento al 30 giugno 2017 sulle Società Benefit curato dall’Officina delle Idee Benefiche (ODIB).

Queste le principali evidenze emerse dall’indagine:

  • Al 30 giugno 2017 le società benefit iscritte nel registro delle imprese erano 110, quindi in sei mesi si sono quasi raddoppiate rispetto all’analisi fatta a fine 2016, dove le società erano 64. Si è quindi avuta una crescita di quasi il 72%.
  • La distribuzione regionale, comunque, premia ancora significativamente il Nord che passa da 44 società a 71 (+38%).
  • Si segnala tuttavia un forte recupero del Centro Italia, che triplica di fatto la presenza delle società benefit passando da 11 a 29 realtà (ben +163%).
  • Fanalino di coda, purtroppo, rimane il Sud che, di fatto, non cresce.

Le società benefit sono società bilanciano il perseguimento delle finalità lucrative con le finalità benefiche che devono essere specificatamente indicate nell’oggetto sociale e ogni anno pertanto devono  allegare al bilancio d’esercizio una relazione relativa al perseguimento di tali finalità di beneficio comune.

Laura Bellicini, partner di Legalitax e fra i fondatori di ODIB, commenta: “E’ molto interessante sottolineare come a solo 18 mesi dall’introduzione della normativa, il numero delle società benefit registri un trend di crescita decisamente elevato e, forse, inatteso sia per il legislatore che per gli operatori. Il settore appare in forte crescita e riscuote grande interesse, anche se – almeno per adesso - prevalentemente al Centro Nord, mentre aumenta il divario con il Sud. Ricordiamo che l’Italia è stato il primo Paese – al di fuori di alcuni stati degli USA – a dotarsi di una disciplina che va a regolamentare questa innovativa visione dell’impresa.. Resta ancora da mettere a punto un modello di reportistica e un criterio uniforme da adottare per la valutazione delle attività benefiche poste in essere, nonché un positivo accoglimento da parte dell’Amministrazione Finanziaria di questo nuovo concetto del reddito di impresa..   Da questo punto di vista sarebbe auspicabile un intervento da parte del legislatore che  fissi in maniera uniforme e omogenea tali modelli e un chiarimento da parte dell’Amministrazione Finanziaria sul significato di inerenza per le società benefit”.

Proseguendo l’analisi dei dati, emerge che a livello regionale ben 40 società hanno sede in Lombardia (di cui ben 28, quindi il 70%, solo nella città di Milano, e oltre la metà - il 56% - del numero complessivo delle società con sede al Nord.). Segue, ma piuttosto distanziato, il Lazio che al 30 giugno contava 19 società benefit.

Per quanto riguarda gli ambiti di attività, quasi il 20% delle società benefit si concentrano sulle tecnologie informatiche, nell’ambito dei servizi web e del commercio elettronico. Seguono la cura della persona (sanità, assistenza socio sanitaria, dispositivi medici e benessere) agroalimentare e ambientale.

In generale sono prevalentemente società piccole (solo 8 sono S.p.A., mentre il 90% sono srl), con un forte approccio all’innovazione e alla tutela ambientale.
 

RASSEGNA STAMPA 



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